Recensioni

Gin Marconi 46: recensione e ricette

Vanessa Piromallo
March 5, 2019

Dal cuore del Veneto, dalla tradizione della grappa, nasce un gin eccelso: Poli Marconi 46 Gin. Scopriamo insieme la sua storia e alcune ricette

Marconi 46 Distilled Dry Gin è un ottimo esempio di qualità e tradizione nella produzione di gin in Italia. Un gin secco dove il ginepro è giusto protagonista, ma dove le origine venete – regione rinomata per la produzione di l’acquavite di vinaccia – emergono nella grande morbidezza del distillato, data dall’uva moscato. Marconi 46 (scheda tecnica) è infatti prodotto da Poli, distilleria artigianale di Schiavon, in provincia di Vicenza, rinomata da oltre un secolo per le sue ottime grappe.

Una lunga storia con radici profonde…

L’azienda fu fondata da GioBatta Poli nel 1898 e si fa dunque forte di oltre 120 anni di esperienza nell’arte della distillazione. L’obiettivo, sempre raggiunto con successo, è quello di far capire l’Amore racchiuso in un distillato. La sede di Schiavon unisce modernità e tradizione, rappresentata dalla parte storica della distilleria e dal Museo della Grappa (di cui si trova una sede, la prima, anche a Bassano del Grappa).

Gin Poli Marconi 46

Il legame della distilleria Poli con il Veneto è profondamente radicato. Con orgoglio la famiglia racconta la sua storia che parte dal Medioevo come come coltivatori sull’altopiano di Asiago per poi passare alla pianura dove hanno avviato attività produttive e commerciali (i Poli sono stati pastori, cappellai, osti e distillatori), per poi arrivare a Schiavon dove oggi ancora risiedono. Tre spostamenti della famiglia motivati principalmente dall’amore, poiché ogni volta suggeriti dalla moglie del capofamiglia del momento. Caratterizzano l’azienda un grande legame con le radici, una linea maschile in cui però le donne hanno sempre avuto un ruolo centrale e soprattutto valori forti basati sul senso del dovere, sul rispetto verso le persone e verso i prodotti e sull’onore per il proprio casato.

Jacopo Poli

L’attuale distillatore della famiglia è Jacopo Poli, che si distingue per il suo legame con i tre alambicchi della distilleria. Sul sito aziendale racconta che ogni volta che entra nella sala di distillazione si mette sull’attenti e fa il saluto militare, forse in reminescenza alla rigida educazione ricevuta dal padre che fu Maggiore dell’ottavo reggimento Bersaglieri. Sa che può sembrare una cosa strana, ma si lega al suo modo di vedere gli alambicchi, infatti dice che lui conosce bene loro quanto loro conoscono lui. I tre impianti di distillazione sono a ciclo discontinuo, come da tradizione, e si differenziano per età e tecnica di riscaldamento, uno infatti è a vapore fluente, il secondo bagnomaria tradizionale, mentre il terzo e più recente è a bagnomaria sottovuoto.

Proprio quest’ultimo, chiamato Crysopea, è il più innovativo, composto da due caldaie con colonna di distillazione senza piatti a riflusso regolabile ed è con esso che viene distillato il gin Marconi 46. E’ proprio grazie a questo tipo di alambicco infatti che è possibile mantenere gli aromi fruttati e floreali più delicati che vengono facilmente persi utilizzando altri metodi produttivi.

Gin Marconi 46 viene distillato con bacche di ginepro, uva moscato, pino mugo, pino cembro, menta, cardamomo, coriandolo e ha una gradazione del 46% Alc. /Vol. Perfettamente limpido, al naso risulta fresco e balsamico con un bell’aroma di ginepro. Come dicevamo, al palato è morbido grazie all’uva moscato e le note di cardamomo e coriandolo fanno da cornice al ginepro.

J.P.C. (Credit: Poli)

Negroni Rosè (credit: Poli)

Mixing Marconi 46

Probabilmente è proprio il forte legame con la produzione di grappe che fa sì che Gin Marconi 46 sia ottimo da degustare anche liscio on the rocks, ma rimane comunque un gin estremamente versatile in miscelazione, adatto a tutti i classici cocktail. Vogliamo però proporvi anche alcune ricette che vi faranno amare ancora di più il gin Marconi 46, di cui una in miscelazione con anche la grappa!

 

J.P.C. (Aperitivo o After Dinner) – le note amare della China lo rendono perfetto sia come pre sia come dopo cena e si uniscono alla freschezza erbacea del Vaca Mora, ma l’equilibrio del drink è dato dal gin Marconi 46.

Tecnica: throw

Bicchiere: Coppa Martini

Garnish: Scorza di limone

 

Negroni Rosè

Tecnica: build

Bicchiere: tumbler alto

garnish: foglia di menta.

Brezza di Lillà (credit: @hollyandflora)

(Credit: @alberthytonen)

Brezza di lillà

Cocktail creato dalla blogger/bartender Jayme Henderson (credits:  @hollyandflora, https://hollyandflora.com/)

  • 3 cl di Gin Marconi 46
  • 2 cl di Creme de Violette
  • 1,5 cl cl di succo di limone
  • 1,5 cl di Poli Miele

 

Cocktail senza nome

Creato dal bartender @alberthytonen

  • 30 ml Poli Marconi 46
  • 20 ml Poli Elisir Limone
  • 20 ml succo di limone fresco
  • 10 ml sciroppo di zucchero
  • 4-5 lamponi
  • timo
  • Acquafaba

 

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