Distillery No. 209: la storia
La Distillery No. 209 sorge su un molo nella baia di San Francisco, propria sopra l’acqua. In questo modo la temperatura dell’aria è sempre ideale per distillare durante tutto il corso dell’anno. Il Gin No. 209 condivide con San Francisco il rispetto per le tradizioni e al contempo l’attitudine a spingersi oltre i limiti, a correre rischi e osare nell’innovazione.
La storia della distilleria comincia a New York nel 1870, quando William Scheffler acquisì il brevetto in California di un nuovo design per gli alambicchi. Da New York si trasferì a St. Helena, nella Napa Valley, dove nel 1880 acquistò la Edge Hill Estate, tra i più grandi vignaioli della zona. Qui integrò la distilleria all’interno della tenuta dove veniva prodotto il vino e al momento della registrazione ottenne il numero di licenza 209, così decise di dipingerlo sulla facciata della costruzione. I suoi distillati ebbero grande successo e vinsero anche numerose medaglie.
Passano gli anni, la distilleria viene chiusa e la costruzione è usata come deposito per il fieno. Nel 1999 la proprietà di Edge Hill passa a Leslie Rudd, che scopre la scritta “Registered Distillery No. 209” sulla facciata. Intraprende dunque la restaurazione dell’edificio storico e decide di riaprire la distilleria, ma per motivi tecnici non può utilizzare il luogo originale, quindi la ricostruisce sul Molo 50 di San Francisco. L’inaugurazione avviene nel 2005.
Leslie Rudd ha sempre lavorato nel settore food&beverage, entrando nell’azienda di famiglia Standard Beverage Corporation e facendola diventare uno dei più grandi distributori di alcolici del paese, e ha anche investito con successo in diversi ristoranti. Alla sua morte nel 2018 la Distillery No. 209 è stata acquistata dal business partner di Leslie, Pat Roney.