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Gin Venice, un gioiello della Serenissima

Elisabetta Lugli
September 17, 2021

Una bottiglia che è un capolavoro per un capolavoro di gin: vi raccontiamo Gin Venice e il suo legame con la storia di Venezia

Fabio Muriotto è un architetto veneziano con la passione per la storia di Venezia, l’arte del vetro di Murano e… per il gin. Unendo questi elementi ha voluto creare un gin capace di trasmettere l’elegante equilibrio e la trasparenza di Venezia: è nato così Gin Venice. Abbiamo parlato con Fabio per farci raccontare la storia di questo distillato, una storia nuova che però arriva dal passato, più precisamente da quando le spezie arrivarono a Venezia dall’Oriente grazie a Marco Polo e gli spezieri iniziarono a utilizzarle.

gin venice

Fabio, com’è nato Gin Venice?

Alla base della ricerca e creazione di Gin Venice c’è il perfetto mix di botaniche storiche, fuse assieme in un equilibrio unico. L’unione delle spezie può creare sapori e ricordi unici.  

Quando hai iniziato a produrre Gin Venice?

Un anno fa, e la produzione è avvenuta in concomitanza con il Redentore, che è la più vera e grande festa di Venezia.

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Di che tipo di gin si tratta e quali sono le botaniche utilizzate?

Gin Venice è un distilled, con 5 spezie distillate: ginepro, pepe nero, cardamomo, coriandolo e grani del paradiso, alle quali si aggiungono le bucce di limone del Garda e l’assenzio marino detto santonico, che usavano anche gli spezieri per produrre un farmaco miracoloso, dal 1500 al 1850. Il ginepro utilizzato è quello delle Dolomiti, che proviene dai boschi dove un tempo la Serenissima sceglieva il legno migliore per costruire le navi che servivano a trasportare le spezie. Il pepe nero, invece, nel ‘400 era così prezioso da essere utilizzato come moneta.

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Quali sono le caratteristiche di Gin Venice?

Gin Venice è un distillato leggermente erbaceo e ha un profumo delicato. Si tratta di un gin morbido, elegante, molto equilibrato. Le note predominanti al naso sono quelle del limone del Garda, mentre al palato si sente sempre il limone ma anche il pepe e i grani del paradiso.

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Parliamo della bottiglia, davvero elegantissima.

La bottiglia di Gin Venice nasce per essere collezionata e riutilizzata: ogni pezzo è unico ed è decorato con una murrina fatta a mano dai maestri vetrai di Murano. Così come il pepe nero presente tra le botaniche di Gin Venice, anche le murrine, un tempo, erano utilizzate come monete. Il legame con il mercato delle spezie è presente in Gin Venice sia all’interno che all’esterno!

Come consigli di gustare Gin Venice?

Gin Venice è un gin semplice da bere, si può bere anche liscio. Se lo si utilizza per preparare un gin tonic, consiglio di abbinarlo a una tonica neutra. Poi si può preparare il gin spritz: si compone con Gin Venice e Aperol oppure prosecco con una spruzzata di seltz. La guarnizione che consiglio è una fettina di limone per il gin tonic, e qualche grano di pepe per il gin spritz.

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