Siamo di fronte probabilmente alla migliore espressione nella quale Moletto Gin può essere inteso. Il drink è fresco, ampio nelle percezioni con un giusto equilibrio su entrambi i versanti, sia quello aromatico che quello dei sapori. Lo abbiamo provato con dei piccoli pomodori datterini tagliati a metà (giusto un paio) e una tonica leggermente speziata (la Scwheppes Heritage al pepe rosa) per dargli un accompagnamento pieno di brio e assecondare le tendenze di questo gin.
EFFERVESCENTE
In questa proiezione il Moletto Gin è meno a suo agio, ma non è assolutamente una soluzione da scartare a priori, quindi il nostro consiglio è comunque quello di provarlo senza timore. C’è da dire che la gradazione di 43% a nostro avviso è la migliore per questo grande classico e – oltre a questo – il pairing con un bitter più consistente (noi abbiamo provato il “Del Professore”) spinge il cocktail in una direzione molto interessante che potrebbe sorprendere positivamente gli appassionati di questo cocktail.
ALTERNATIVO
Qui le cose si fanno davvero interessanti: il Moletto Gin si intreccia all’Extra Dry in maniera strabiliante realizzando uno dei migliori Martini che a memoria mi pare di aver mai bevuto. Fresco, profumato, intrigante nei profumi e nei sapori e splendidamente “attaccato” al twist di lime che ho deciso di usare per condire il tutto. Una vera esplosione di sensazioni dolci e agrumate tutta da provare.
CRISTALLINO