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Piero 58 Navy Strength Gin e Liquid Mine: Business e Passione

Vanessa Piromallo
February 18, 2022

Gianpiero Giuliano lancia il nuovo Piero 58 Navy Strength Gin e ci presenta Liquid Mine rivolta ai produttori artigianali

Come redazione de ilGin.it conosciamo Gianpiero Giuliano sin da quando stava ancora terminando il suo MBA internazionale incentrato sulla creazione di un brand di gin. Abbiamo visto nascere da zero Piero Dry Gin, dai primi esperimenti alla collaborazione con l’abruzzese Distillerie Toro, e poi lo abbiamo visto crescere, vincere premi e far parlare meritatamente di sé. Gianpiero, bresciano di origini molisane ma cittadino del mondo, non si è mai fermato, mosso principalmente dalla passione, ma sempre supportato da conoscenza, esperienza e talento nel mondo del business. Ha lasciato un lavoro stabile dove aveva successo per perseguire l’ambizione di portare avanti il suo brand di gin e il suo progetto, così oggi possiamo presentarvi due novità nate dalla sua mente super attiva e attenta.

piero 58 navy strength gin

La prima è Piero 58 Navy Strength Gin: l’idea nasce da una forte passione di Gianpiero per i gin con una gradazione superiore, maggiore di 57%, rispetto ai gin classici che vanno dai 37,5% ai 47%. “Navy Strength Gin” indica infatti distillati ad alta gradazione ideali per i cocktail, grazie ai loro sentori più intensi che non alterano la forza del gin, anche quando viene miscelato con altri ingredienti.

Le botaniche della ricetta creano contrasti unici, e sono corroborate da una forte gradazione alcolica: il ginepro, la maggiorana, l’arancia dolce, il cardamomo, lo zenzero e infine l’ingrediente segreto in grado di regalare all’olfatto un aroma floreale. La straordinarietà di questo gin è infatti la morbidezza data da un equilibrio eccezionale, in quanto sono riusciti a riadattare le proporzioni degli ingredienti alla nuova gradazione.

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La seconda novità è Liquid Mine. Infatti Gianpiero – consapevole che per trasformare una passione in un’azienda c’è bisogno di finanziamenti, persone e spazi adeguati – ha deciso di aprire il capitale ad altri investitori, purché ognuno di loro portasse competenze specifiche e preziose. Compresa dunque la distilleria, protagonista indispensabile di ogni gin, a maggior ragione se artigianale, erede e custode di pratiche secolari: nel 1817, la famiglia Toro, all’inizio delle Gole di Tremonti, iniziò la produzione di un liquore di erbe ad alta gradazione, nella farmacia di Tocco da Casauria, paesino che allora faceva parte del Regno delle Due Sicilie, e oggi continua la tradizione dopo aver rinnovato interamente i propri impianti produttivi, diventando appunto socia di “Liquid Mine”, insieme A Gianpiero e ad altri manager. Tra questi un nome eccellente: Emanuele Kottakhs, esperto di marketing e fondatore di Jamin Portofino e degli UnderWaterWines, famosi per l’affinamento del vino sott’acqua anziché nelle classiche cantine, un metodo scientifico, sostenibile e brevettato, il cosiddetto “cantinamento subaqueo”.

Il nome della società è evocativo e potente: la miniera liquida. Perché da quel patrimonio di conoscenza che porta in dote il fondatore, insieme a tutti gli altri compagni di avventura, si potrà ampliare la gamma con altri distillati, “estrarre” nuovi e pregiati prodotti, addirittura acquisirne di nuovi per rilanciarli e valorizzarli, forti anche dell’esperienza di successo di Piero Dry Gin.

Ed è così che facciamo il giro e torniamo al lancio del primo prodotto di Liquid Mine, quello di cui vi abbiamo parlato prima: Piero 58 Navy Strength Gin. Ma questa azienda è tanto di più, infatti offre già pacchetti di consulenza per piccoli produttori artigianali che desiderano ampliare i propri orizzonti.

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Leggi la nostra intervista a Gianpiero

Vai all’articolo sul cantinamento subacqueo

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