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The Sister’s Gin: 3 donne, 40 viole e un gin unico al mondo

Vanessa Piromallo
December 7, 2018

Intervista a Sara, co-produttrice di the Sister's Gin, il nuovo compound gin italiano dall'incredibile gusto floreale di viole fresche

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Sara, ideatrice e fondatrice di The Sister’s Gin assieme a Cinzia e Raffaella. Tre donne vulcaniche che da sempre lavorano nel mondo dell’ortofrutta, ma che per un caso quasi fortuito si sono innamorate della miscelazione e hanno deciso di produrre un gin incredibile, complesso e floreale, distillato con viole fresche da loro coltivate in Veneto. Scopriamo insieme le meraviglie del nuovissimo e tutto italiano The Sister’s Gin!

“Ho trovato tanta professionalità nel mondo del beverage”

Ciao Sara, raccontaci la vostra storia e come è nato The Sister’s Gin

La nostra storia parte da un contesto diverso da quello della miscelazione, infatti con la nostra azienda L’Insalata nell’Orto lavoriamo nel mondo dell’ortofrutta. Da oltre trent’anni coltiviamo e lavoriamo verdura, frutta e fiori per la creazione dei nostri prodotti e per conto terzi, quindi eravamo più legate al mondo GDO e alimentare che a quello dei distillati, finché non è arrivata l’idea che ha portato alla nascita di The Sister’s Gin.

Come ogni anno anche nel 2018 abbiamo partecipato a un’importante fiera internazionale del settore ortofrutta che si tiene a Berlino. Il nostro tratto distintivo è quello di portare qualcosa di nuovo e originale nel nostro stand e ci è venuta l’idea di portare i nostri fiori edibili e germogli alla fiera e di proporli in miscelazione con l’aiuto di un nostro amico bartender. Si è trattato di un esperimento molto interessante e, anche se era strano ad un evento di questo tipo, il pubblico lo ha apprezzato. Era una scommessa, ma l’abbiamo vinta.

Al rientro da berlino ho cominciato a pensare che mi sarebbe piaciuto avere anche un prodotto dedicato al mondo del cocktail, in modo che i fiori freschi non fossero solamente una guarnizione, ma costituissero un elemento fondamentale. A questo punto mi sono avvicinata al gin perché è il distillato che meglio esalta le botaniche.

Noi utilizziamo tantissime erbe, ma per il nostro gin abbiamo voluto usare le nostre viole fresche. Le coltiviamo vicino a Venezia e ne raccogliamo circa 200.000 al giorno. Avevamo quindi bisogno di qualcuno che fosse sia un distiller sia un botanico per estrarre al meglio gli oli essenziali dai fiori freschi, perché si tratta di un processo delicatissimo e che deve essere svolto in poco tempo. Ho trovato così Mistico Speziale di Saverio Denti che è botanico prima ancora che distiller e con lui ci siamo trovate subito in sintonia. Gli abbiamo consegnato le viole e lui ci ha proposto cinque o sei ricette, andando alla ricerca di quella che fosse più semplice e nel giro di poco tempo è nato The Sister’s Gin.

Ci è voluto solo un mese e mezzo tra l’ideazione del progetto e la sua realizzazione, anche perché noi siamo abituate a lavorare con i tempi dell’ortofrutta dove lavori oggi per l’oggi. Le prime cento bottiglie infatti erano già pronte a maggio 2018 e ci siamo anche tolte lo sfizio di averle numerate a mano.

Sister's Gin

Qual è la ricetta di The Sister’s Gin che avete scelto?

Cercando la semplicità ci siamo orientati su sole cinque botaniche. The Sister’s Gin infatti contiene circa 40 viole, salvia e rosmarino freschi, ginepro e coriandolo. Il risultato è un gin molto particolare, che porta in sé quello che è lo stile di Saverio, che lavora solo con tecnica compound. Le botaniche vengono macerate a freddo tutte assieme e quindi l’intensità viene equilibrata in modo diretto, non accostando diversi alcolati. The Sister’s Gin infatti ha un colore ambrato tipico dei compound non ridistillati e filtrati e ha note intense, decise, dove le viole hanno un ruolo da protagonista assieme al ginepro e al coriandolo, mentre i profumi mediterranei di salvia e rosmarino si uniscono al naso a quello delle viole.

Da cosa deriva il nome The Sister’s Gin e qual è l’ispirazione per la particolare etichetta?

“Sister” significa “sorella” ed è la mia dedica alle due titolari di L’Insalata nell’Orto, che sono appunto sorelle e del segno dell’Ariete. L’etichetta infatti mostra due donne con un’unica testa d’ariete; è il disegno di un’illustratrice che ha abbozzato i corpi di Cinzia e Raffaella e simboleggia il loro legame e il loro modo di gestire l’azienda con una sola anima.

Assieme a me abbiamo aperto una seconda azienda dedicata a The Sister’s Gin e adesso siamo pronte a conquistare tutti gli amanti del gin!

Come ti è venuta l’idea di usare i fiori per i cocktail in una fiera dove normalmente non vengono serviti cocktail? Eri già appassionata di mixology?

Io non sapevo nulla di miscelazione. Mi occupo di marketing, ricerca e innovazione ed essendo noi sempre fuori dagli schemi, volevo fare qualcosa di particolare. Ormai tutti portano degli chef a queste fiere e quindi ho pensato di portare Max Morandi che è un mio amico e bartender. Da qui poi mi sono legata subito a questo settore perché vi ho trovato tanta professionalità e ho incontrato tante persone preparate che credono in ciò che fanno. Adesso studio questo mondo e mi informo perché ne apprezzo davvero il modo professionale di lavorare, al punto che sto avviando un nuovo progetto finalizzato a unire i mondo dell’ortofrutta e del beverage, che in fondo sono molto vicini. Per ora abbiamo avviato una collaborazione con FerroWine di Castelfranco Veneto: hanno uno showroom dove fanno eventi e qui fino a Natale ci saranno i nostri fiori freschi da abbinare al beverage.

Rimanendo in tema beverage: qual è il tuo serve preferito per The Sister’s Gin?

Io lo amo abbinato a una tonica pulita, che non ne alteri i sapori. Però lavorando ora con tanti barman che si sono dilettati in miscelazioni particolari con il nostro gin mi sono piaciuti molto i risultati che hanno ottenuto!

Ci puoi dare le ricette di alcuni di questi cocktail con The Sister’s Gin?

Il nostro cavallo di battaglia è il Gin Julep:

  • 50ml The Sister’s Gin
  • 1 zolletta di zucchero
  • Splash di soda
  • Violette edibili

Altri cocktail che consiglio sono il Sistersini con The Sister’s Gin, vermouth al profumo di rosa, soluzione salina allo zafferano e oli essenziali di pompelmo rosa e Una Sorella Brillante, con gin, liquore al lampone, limone, orange bitter, acqua brillante e oli essenziali di limone.

Da provare anche il Sister’s Mule con The Sister’s Gin, Yogurt, Mela Verde Acida, Soda, Karkadè e Zenzero, che è speziato e fruttato, molto dissetante; e il Violet Hill con gin, Creme de Violette, Dark Shrub e Lime, che invece è più floreale e complesso.

Leggi la scheda tecnica di the Sister’s Gin sull’Enciclopedia del gin

Altre info: www.thesistersgin.com

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