Ricette

Gin Latitudine 45, le coordinate del gin di altissima qualità

Vanessa Piromallo
July 7, 2021

Un gin secco, balsamico, dalla lunga storia e profondamente legato al territorio: oggi vi parliamo di Latitudine 45 Gin

Fa parte di una famiglia ampia e antica il gin Latitudine 45, una famiglia composta da grappe, gin, bitter, vermouth, amari e altri liquori. Già, perché Rossi d’Angera – la distilleria che lo produce – esiste dal 1847, ha quindi più di 170 anni di attività alle spalle e una tiratura di 150 mila bottiglie all’anno di altissima qualità. Attualmente l’azienda è guidata dalla quinta e dalla sesta generazione, padre e figlio, Arturo e Nicola Rossi. Abbiamo chiesto a Nicola di raccontarci la storia di Latitudine 45, una storia che arriva da lontano.

latitudine 45 gin

Nicola, quando è nato il gin Latitudine 45?

Nel 1931: ha 90 anni! Ad un certo punto però è stato lasciato da parte, negli anni ’70 e ’80, quando non era più di moda e il mercato del gin era dominato da pochi e indiscussi giganti. Passata quella fase, abbiamo iniziato a produrre linee da aperitivi, ed ecco che abbiamo deciso di rilanciare il gin, necessario per preparare il Negroni.

Il Latitudine 45 di oggi è uguale a quello di una volta?

No, abbiamo rivisto la ricetta, legandola fortemente al territorio. Angera si trova sulle sponde del Lago Maggiore, ed una delle botaniche più tipiche della zona è entrata nella composizione di Latitudine 45 come decima botanica: la gemma di pino. Questa presenza regala al gin una nota balsamica finale.

Che tipo di gin è Latitudine 45?

Si tratta di un distilled. Noi abbiamo un alambicco Frilli (famosa e antica azienda toscana, ndr) a bagnomaria da 250 litri. Le botaniche vengono messe in macerazione, poi con un lungo processo si distillano, ne esce un concentrato la cui gradazione va poi abbassata e si riequilibra il tutto raggiungendo i 45 gradi finali. Ecco che il numero 45 ritorna. Tra le botaniche di Latitudine 45 spicca il ginepro, che nella nostra idea deve essere preponderante. C’è poi la gamma degli agrumi, il pepe e achillee della zona. Il risultato è un gin piuttosto secco, non ruffiano, con la particolare nota balsamica data dalla gemma di pino e le note dell’arancia dolce e di quella amara.

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Come consigli di gustare Latitudine 45?

Per gli appassionati e i puristi è perfetto liscio, con poco ghiaccio. Preparando un gin tonic con Latitudine 45, io amo usare l’acqua brillante al posto della tonica. Se si usa la tonica deve essere neutra. Come garnish suggerisco tre bacche di ginepro o due grani di pepe. Il tutto servito in un bicchiere ballon con un cubo di ghiaccio grande. Altre opzioni di garnish possono essere la scorza di limone, il rosmarino oppure il basilico di Prà. Un’altra idea è un simil-Negroni, creato unendo Latitudine 45 a un nostro storico aperitivo alla genziana, lo Spitz: con soltanto questi due elementi, 5 o 6 cl per ciascuno, aggiunta di ghiaccio e di fetta d’arancia o scorza di limone, si sente molto bene la rotondità e la balsamicità del gin.

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Parliamo del nome: come mai Latitudine 45?

Sono le coordinate geografiche di Angera. Non solo nelle botaniche, ma anche nel nome Latitudine 45 è profondamente legato al territorio. Stessa cosa vale per l’etichetta: la linea che l’attraversa passa sulla posizione di Angera.

Avete in progetto l’uscita di nuovi prodotti?

C’è l’idea di un’edizione limitata di Latitudine 45 sotto Natale, ma è ancora tutto da decidere. Per adesso ci dedichiamo a festeggiare: è appena uscita la notizia di un prestigioso riconoscimento per Latitudine 45, che ha vinto la medaglia d’argento a IWSC, International Wine & Spirit Competition. Si tratta di uno dei concorsi più importanti al mondo per vini e distillati, per cui brindiamo a questo!

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