2. I bicchieri
Per prima cosa i bicchieri: serviranno tanti bicchieri quanti sono i partecipanti, ancor meglio se moltiplicati per il numero di gin in degustazione, in modo da non doverli svuotare e consentire ai vostri amici magari anche di tornare indietro negli assaggi. Noi al The Gin Corner utilizziamo dei bicchieri bassi appositi per degustare i distillati, perché consentono di farli aprire rapidamente, essendo sostanzialmente cilindrici. Vanno benissimo anche i bicchieri da vino, che invece consentiranno di far aprire gli aromi con la classica rotazione da sommelier. Anche quelli, se non ne avete a sufficienza, chiedete agli amici di portarseli. Meglio che utilizzare i bicchieri di plastica…
3. Una brocca d’acqua
In qualsiasi degustazione è sempre fondamentale che sia a disposizione della semplice acqua liscia. Serve a ripulire il palato e qualcuno suggerisce anche di versarne un goccio nel distillato, in modo da far aprire gli aromi. Aggiungere l’acqua, infatti, serve a superare quell’eccesso alcolico che aggredisce il palato. Per molti, però, è comprensibilmente un’eresia.
4. Tovaglietta numerata
Nelle migliori degustazioni alla cieca la tovaglietta è sempre numerata. Ora, non è necessario andare a cercare queste chicche da sommelier, ma basta fornire tutti i commensali di un foglio in formato A3 su cui avrete pazientemente disegnato tanti cerchi quanti sono i bicchieri e quindi i gin da degustare (potete usare la base del bicchiere come guida), mettendo un numerino al centro, in ordine uguale per tutti. In questo modo, è possibile anche fare una degustazione alla cieca, così da non essere influenzati da altri fattori, come per esempio il brand: saranno solo il gin 1, 2, 3, 4 e così via. Naturalmente, dovrete mettere le bottiglie di gin lontane da occhi indiscreti e nominare un amico come unico depositario della verità. Un po’ come il banditore al Mercante in Fiera, per chi avesse ancora nostalgia delle feste appena passate.