Nei pochi giorni trascorsi nel mio ultimo soggiorno ho avuto il piacere di conoscere un aspetto immancabile del suo vivere quotidiano: l’apéro. Chi lo fa nel bar di quartiere, chi se lo organizza in casa, chi sceglie con accuratezza il locale migliore per bere un buon drink, accompagnato da qualche stuzzichino leggero. È diverso dall’aperitivo come lo intendiamo noi italiani. Noi tendiamo più a interessarci al mangiare, i francesi più al piacere della sosta con un bicchiere in mano. Che sia un bicchiere di vino o un buon cocktail. Ovviamente, il mio preferito è sempre un buon gin tonic.
Chiedendo ad amici francesi, abbiamo saputo che come accompagnamento ci vanno gli immancabili formaggi, le quiche, le tartine, così come sono molto di moda i blinis russi, ovvero dei mini pancake che vengono accompagnati da salsine miste come la tarama (di pesce), l’hummus (di ceci) o lo tsatsiki (yogurt e cetriolo, quest’ultima particolarmente adatta al gin tonic).
Non manca qualche indirizzo buono dove bere bene. La Palette è un risto-bar storico di Saint-Germain-des-Prés, che parla dei tempi dei Bohemienne che hanno reso famoso questo quartiere, oggi fra i più lussuosi della città. A un passo da Place Vendôme e praticamente davanti al Palais Royal, c’è Danico, creatura di Nico de Soto, bartender già famoso per il Mama Shelter, con collocazione decisamente più periferica, vicino al cimitero Père Lachaise. Insomma, questi ultimi due indirizzi sono i posti giusti per bere bene e per scoprire dove va la miscelazione in salsa parigina. Noi siamo stati nella settimana della moda parigina, però, un momento di massimo splendore per Danico, ospitato in un ex flagship store di Jean Paul Gaultier. Fra modelle e gente della moda di ogni tipo, un vero spettacolo.