Solo Wild Gin è prodotto mettendo in infusione le bacche di ginepro selvatico sardo per ben trenta giorni in alcol di cereali. Viene poi distillato artigianalmente con un metodo abbastanza lungo, che impiega circa dieci ore, utilizzando un alambicco discontinuo in rame con caldaia a vapore. Il gin viene poi portato a una gradazione alcolica del 40% e il risultato è incredibile considerando la presenza di un’unica botanica. Al naso infatti l’aroma resinoso del ginepro sardo, grazie alle sue particolari caratteristiche organolettiche, sprigiona anche sentori che ricordano gli agrumi e i profumi della macchia mediterranea. Gli oli naturali del ginepro rendono il gin oleoso e persistente, ma in una combinazione armonica che è meravigliosamente delicata e morbida, lasciando sul palato il buon gusto secco del ginepro e una sensazione vellutata.
Come sapete io amo moltissimo i gin invecchiati e quindi, quando al Gin Day ho scoperto che i produttori di Solo Wild Gin, che già mi era piaciuto moltissimo l’anno precedente, avevano fatto anche un gin invecchiato sono rimasta piacevolmente colpita. Doro Aged Gin si presenta in una bella bottiglia scura con motivi dorati che richiamano il bel colore giallo oro del gin, acquisito grazie all’invecchiamento nelle botti di quercia. Qui, oltre al ginepro di Sardegna, troviamo altre botaniche dell’isola: Salvia Desoleana, foglie di Mirto, lentisco, Artemisia, scorze di limone e scorze di arancia. Anche in questo caso tutte le botaniche vengono messe in infusione nell’alcol di cereali per trenta giorni e il gin viene distillato con lo stesso alambicco discontinuo, viene poi portato a una gradazione alcolica del 44% e viene affinato in vecchie botti di castagno per un anno intero.