Caruso: il Martini alla menta
Abbiamo già avuto modo di parlarne, era il drink preferito del famoso tenore: una specie di Martini con aggiunta di crema di menta. Gli ingredienti sono un terzo di Gin, un terzo vermut dry e un terzo di crema di menta: il colore è inconfondibile e di sicuro farà felice anche il più scettico degli irlandesi.
Bijou: il verde gioiello
Come ci spiega nella sua opera “Cocktail Safari” il buon Nincevich, “nella composizione della ricetta ci sono tre ingredienti che richiamano il colore di altrettante pietre preziose: il verde smeraldo del liquore Chartreuse, il bianco diamante del gin e il rosso rubino del vermouth dolce italiano”. Il risultato è un verde un po’ sporco, che probabilmente farebbe storcere il naso a qualche irlandese, ma basta usare un vermouth bianco per far emergere di più il verde dello Chartreuse e rendere tutto più “St. Patrick day”.
Mixa il tuo green cocktail
E qui lasciamo libera la fantasia, ma vi diamo qualche dritta sulle soluzioni che rendono il drink verde, a parte il già citato gin irlandese o un banalissimo colorante alimentare, che almeno avrebbe il vantaggio di non modificare di molto il sapore del drink. Se invece preferite essere creativi, per fare un drink verde potrete: centrifugare un alimento verde, come per esempio cetrioli (con la buccia, se no il colore sarà troppo scarico), basilico, menta; utilizzare la succitata crema di menta che piaceva tanto a Caruso; optare per il Midori, che è il liquore giapponese a base di melone e che ha un caratteristico colore verde (per esempio potreste twistare un Midori sour con un tocco di gin); oppure preferire lo Chartreuse verde e giocare con drink come il succitato Bijou.