Limone - Citrus Limun Burm

Federico Cremasco
February 3, 2020

Il limone è un elemento talmente comune nella nostra vita che lo diamo per scontato, ma ne conosciamo davvero proprietà e usi?

Il limone nella storia: il “Citrus” degli Arabi

Sicuramente il limone era ignoto ai Greci e ai Romani, che invece conoscevano il cedro (Citrus medica), e deve essere giunto in Europa per merito degli Arabi che ne diffusero poi l’uso alimentare e medicamentoso. Il celebre medico e botanico arabo Muhammed In-Beitar, vissuto a Malaga nel XIII secolo, scrisse persino un’opera dedicata al limone, grazie alla quale ora sappiamo che il suo nome prende origine dalla parola araba >laymun e che la sua scorza aveva virtù “calefattive ed essiccanti” e il suo succo poteri “refrigeranti”. A far conoscere al mondo la memoria di Ibis-Beitar, e quindi l’origine di questo frutto, fu il medico arabista Andrea Alpago che nel 1500 tradusse in latino l’opera del medico arabo e la dette alle stampe intitolandola >Ebembitar Arabis De Mali Limonibus. Fu un “tractatus arabica latinitate donato” che ebbe un discreto successo tanto che venne stampato a Venezia nel 1583 e poi ristampato a Parigi nel 1602. Quest’opera diede origine ad una serie di traduzioni più o meno ritenute inedite, tutte relative alla storia di un frutto la cui patria sembra proprio essere l’Asia occidentale.

Olio essenziale di limone: principi attivi, benefici e usi

La scorza del frutto di limone contiene un olio essenziale ricco di idrocarburi terpenici quali il limonene, il ß-pinene e il codinene; contiene inoltre aldeidi come il citrale, composti di natura cumarinica e un nutrito gruppo di flovonoidi tra i quali i più importanti sono la citrossina, l’esperidina e la limocitrina. I preparati di scorza di limone trovano largo impiego come amaro-aromatici, eupeptici ed antispasmodici cari alla tradizione popolare e alla farmacia galenica come correttivi dell’odore e del sapore di preparati contenenti medicamenti poco gradevoli.

Da studi recenti però è emerso che l’olio essenziale di limone incide anche sul sistema nervoso centrale determinando, a seconda delle dosi di somministrazione, uno stato di eccitazione iniziale seguito da depressione e ipnosi.

L’uso topico dell’olio essenziale di limone si ricollega invece principalmente alle sue proprietà antisettiche e antibatteriche; è oramai dimostrato che questa essenza è notevolmente attiva contro diversi gruppi di germi patogeni, per questo motivo, opportunamente diluita, si usa per disinfettare l’epidermide e le mucose nonché gli ambienti e i contenitori. Frequente è l’uso in chirurgia per la preparazione del campo operatorio e in dermatologia nel trattamento di alcune infezioni della pelle. Questi preparati presentano infatti il vantaggio di non limitare la loro azione alla sola superficie, ma di essere facilmente assorbibili in modo da estendere l’azione antisettica a tutto lo spessore della cute.

L’olio essenziale di limone costituisce anche una materia prima fondamentale per l’industria della profumeria, sia per le sue proprietà profumanti che per le sue prerogative  dermopurificanti, deodoranti e schiarenti cutanee. Non ultima infine è la funzione, molto diffusa nelle pratiche dermocosmetiche, del limone come intensificatore melanico per accelerare l’abbronzatura cutanea; azione dovuta probabilmente ad un certo tasso di principi di natura furocumarinica contenuti nell’olio essenziale.

Come si estrae l’essenza di limone

La droga può essere rappresentata dai frutti interi, sia freschi sia conservati, o dalla buccia essiccata o dal succo di limone o dall’essenza di limone. Per spremitura dei frutti si ottiene il succo di limone, liquido torbido, bianco-giallastro, di sapore acido.

L’essenza di limone si ricava dalla buccia mediante vari processi di estrazione per spremitura, ma anche per distillazione. Essa si presenta come un liquido giallo-pallido o giallo-verdastro, di odore di limone dal sapore bruciante, citrato, con amaro. Nella composizione sono presenti idrocarburi monoterpenici, in prevalenza limonene (60-80%), idrocarburi sesquiterpenici, ecc. Il contenuto di essenza nel frutto è intorno allo 0,3_0 ,4%, nell’epicarpo del 2-3%. La migliore qualità dell’essenza italiana è stata riscontrata nei frutti della raccolta autunnale (novembre – dicembre), con il massimo contenuto di citale e più basso contenuto di residuo fisso. Per distillazione delle foglie verdi si ottiene il “petit-grain” di limone. Il limone è molto importante anche per il contenuto di vitamine, sali minerali ed oligoelementi. Le variazioni quali-quantitative nell’olio essenziale sono dovute allo stato di maturazione dei frutti, all’ambiente di coltivazione e al metodo di spremitura. Tra i metodi meccanici di spremitura, con le “sfumatrici” si ottengono risultati migliori rispetto al metodo delle “pelatrici”, conseguiti con la premitura a mano (metodo della “spugna”). Si altera facilmente a contatto con l’aria, perciò va protetto dalla luce e dall’aria.

Rimedi a base di limone

Per prevenire e curare il raffreddore, spremere il succo di 1 limone in una tazza insieme al bianco di uovo, sbattere bene con un cucchiaio, aggiungendo poco zucchero e prendendolo a piccole dosi durante il giorno.

Contro il meteorismo si può utilizzare questo rimedio: bucce di Limone gr. 25, cumino gr. 15, coriandolo gr. 15, anice gr. 15, ben mescolati e posti in infuso nell’acqua bollente nella proporzione di 5 gr. per ogni tazza, da consumare poi in più riprese durante la giornata.

Altra formula indicata come ricostituente a base di limone è la seguente: mettere in fondo ad un vaso 7-8 uova di giornata, complete di guscio, aggiungere tanto succo di limone quanto basti per coprirle, aspettare 10-15 giorni fintanto che le uova, guscio e interno, siano completamente disciolte, quindi agitare energicamente per portare il tutto a perfetto amalgama, aggiungere 500 gr. di zucchero e 1 litro di marsala (o altro vino generoso) agitare ancora e utilizzare poi a bicchierini come aperitivo e ricostituente, risultando un rimedio ricco di vitamina C e di calcio.

Il succo di limone trova applicazioni anche ad uso esterno, in frizioni contro dolori reumatici e nevralgie nelle emorragie nasali nelle ferite e piaghe infette contro le lentiggini, le rughe e i geloni, per mantenere le mani morbide, per conservare i denti bianchi, per tonificare le gengive, per rafforzare le unghie e per tanti altri usi, oltre i numerosi dell’arte culinaria. E’ controindicato soltanto a soggetti anemici e sofferenti di acidità gastrica.

Il limone nei cocktail: Lone Wolf Heart (autore: Il Pano)

Ingredienti:

  • 60ml Cloudy Lemon gin
  • 40ml ginger&lemon cordial
  • 40ml succo di limone fresco
  • Cucumber tonic in fill finale
  • 2 dash Angostura
  • Foglie di menta

Tecnica: Build

Glass: Highball

 

Il Pano, come si dice in gergo “surf”, local in Bologna da sempre, gira il mondo per scoprire sapori e spirit e in ogni suo viaggio c’è un bancone che lo attende per perdersi dentro una coppetta Martini o tra le onde esotiche di un freschissimo Daiquiri. Condivide barre tra Milano e Vicenza, aggiungendo un’esperienza fuori confine in Scozia, della quale si innamora e lascia una parte di cuore liquido, ma richiamato dalla nascita della piccola Maya rientra a Bologna come bar manager del nuovo Jungle Bar Bamboo, House of Kong.

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