Ice and Water

Ma quanto ghiaccio devo mettere?

Marco Garino
October 4, 2022

C'è chi ne chiede di meno, più raramente chi ne vuole di più, ma quanto ghiaccio bisogna mettere nei cocktail per un migliore risultato?

Questa è una di quelle domande tipiche che mi fanno sempre e che ha una risposta apparentemente semplice.

La stessa risposta però genera a sua volta altre domande, poiché la quantità di ghiaccio dipende dal tipo di bevanda o cocktail che si sta preparando, ma anche come lo si sta preparando e che tipo di bicchiere stiamo utilizzando.

Vediamo se riusciamo a dare una risposta che accontenti tutti!

Come abbiamo visto nei precedenti articoli, ci sono diversi tipi di ghiaccio (ad esempio cubetti e granulari), diverse forme (come cubetti pieni o vuoti) e diverse grammature (dai 7 ai 110 grammi). Si intuisce quindi che non si può trascurare il tipo di bicchiere che andrò ad usare come il tipo di ricetta che stiamo considerando.

Esempi di ricettati

A cosa serve sapere quanto ghiaccio mettere?

Nello scorso articolo abbiamo valutato i costi del ghiaccio (giornalieri, mensili e annuali) analizzando quanto possa impattare su di una attività, mentre in questo articolo andiamo a specificare non solo l’importanza del ghiaccio in quanto ingrediente, ma cominciamo a dargli una dimensione, definendo la quantità utile a raggiungere il miglior risultato.

Per fare questo proviamo a prendere dalla lista dei 50 cocktail classici più bevuti al mondo ed analizziamo i primi 10 (fonte 2021 di Drinks International) cercando di definire quanto ghiaccio viene usato ed eventualmente anche il perché:

  1. Old Fashioned
    Catalogato tra gli unforgettables si dice che l’unica cosa che serve sia un buon whiskey, ma poi il bicchiere, l’old fashion appunto, va riempito di ghiaccio (120/140 gr).
  2. Negroni
    Il cocktail italiano più famoso al mondo vanta tre semplici ingredienti che però devono esser sapientemente miscelati con almeno 100gr di ghiaccio. La prossima settimana pubblicheremo un approfondimento in merito.
  3. Daiquiri
    Il long drink caraibico per eccellenza, che senza shaker e ghiaccio (120gr) non potrebbe esser bevuto.
  4. Dry Martini
    Conosciuto anche come Martini cocktail e spesso erroneamente attribuito a James Bond (007) vanta un procedimento che usa il ghiaccio sia per raffreddare la coppetta che per la miscelazione, normalmente servono 200 grammi di ghiaccio e per la coppetta sarebbe consigliato quello granulare.
  5. Margarita
    Tra i sour più famosi, in questo cocktail messicano si utilizza il ghiaccio come nel Dry Martini, questa volta però viene shakerato ma anche in questo caso parliamo di circa 200 grammi.
  6. Espresso Martini
    Si narra che il primo nome fosse Vodka Espresso, modificato poi nei primi anni Novanta del secolo scorso, e pur avendo la stessa preparazione del Margarita, nella sua preparazione troviamo spesso specificata la quantità di cubetti (4) da mettere nello shaker, ma non la loro grammatura, portandoci quindi ad ipotizzare che si tratti di circa 80 gr cercando una maggiore diluizione utile a bilanciare l’aroma ed il gusto del caffè.
  7. Whiskey Sour
    Protagonista assoluto dei cocktail “sour” fa entrare in campo tra gli ingredienti anche l’albume d’uovo. Servito in un bicchiere old fashioned ricolmo di ghiaccio dopo esser stato energicamente shakerato richiede in totale circa 260 grammi di ghiaccio.
  8. Manhattan
    Uno dei più famosi al mondo che va bene sia come aperitivo che come “after dinner”. Di facile preparazione richiede poco ghiaccio (circa 60 grammi) ma non può star senza una ciliegia al maraschino.
  9. Aperol Spritz
    L’aperitivo alcolico per eccellenza, oramai bevuto in tutto il mondo, e riconosciuto dall’IBA nel 2011, è partito dal triveneto e radica le sue basi nel Prosecco e nell’Aperol. La prima regola per prepararlo a regola d’arte? Iniziate riempiendo di ghiaccio un calice da vino (circa 120 grammi).
  10. Mojito
    Di origine cubana ed apprezzato da Ernest Hemingway nasce come drink rinfrescante per qualsiasi ora del giorno. Caratterizzato dall’uso di “hierba-buena” viene servito in un tumbler alto che deve essere molto freddo e riempito di ghiaccio granulare (nugget) fino all’orlo (circa 100 gr).

Mojito con hierba buena

Quindi quanto ghiaccio serve?

Immaginando di dover rispondere ad un professionista, si può facilmente indicare una forbice che va dai 100 ai 200 grammi di media per ogni cocktail arrivando a picchi più alti quando la tecnica lo richiede o a quantità più basse là dove il cocktail non necessita di molto raffreddamento o diluizione.

Ai fini di un’attività suggerisco quindi di contare il numero di cocktail che si puntano a fare, con il massimo del ghiaccio e raddoppiarlo considerando sprechi, differenti usi (tipo cestelli etc…). Il ghiaccio è e resta l’ingrediente più prezioso, curatene la qualità e non lesinate sulla quantità. #iceisfood

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