Amarea, il liquore di acqua di mare che porta il blu naturale nella miscelazione

Presentato in anteprima a Firenze l’ultimo prodotto del liquorificio livornese di Fabio Elettrico “Il Re dei Re”, nel suo decimo anniversario: il tono celeste viene naturalmente dall’uso del fiore Butterfly Pea e dell’alga spirulina. Abbiamo intervistato Fabio, già creatore del gin allo zafferano Elektro Gin.

Ciao Fabio, cosa è Amarea?

Si tratta di un liquore premium a base d’acqua di mare, con neroli, cedro, bergamotto, limone, arancia, mandarino e legno di cedro. Non sono presenti né coloranti né aromatizzanti chimici: tutti gli ingredienti sono naturali, inclusi quelli che forniscono i toni celesti, frutto dell’utilizzo sapiente di fiori Butterfly Pea ed alga spirulina.

Per te rappresenta un traguardo importante, vero?

Questo liquore color del mare e con il mare al proprio interno lega a doppio filo due sponde del Tirreno a cui sono molto legato, quella calabrese e quella livornese. Due sono anche le anime che hanno contribuito alla nascita di Amarea: è il primo liquore, infatti, che ho realizzato insieme a mio figlio Piercristian a cui voglio continuare a trasmettere tutti i miei segreti affinché possa un giorno proseguire e tener viva l’attività. Per me rappresenta dunque il modo migliore per festeggiare il decimo anniversario del mio liquorificio, Il Re dei Re.

Come è realizzato il pregiato packaging?

Amarea è racchiuso in una pregiata bottiglia dodecagonale con un’etichetta d’autore realizzata dall’artista campano Alfredo Del Bene che così racconta il suo lavoro: “Amarea è nata dallo studio delle maree e dall’azione combinata delle due forze che la generano: l’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna sulla massa acquea e la forza centrifuga che nasce dal movimento reciproco della Terra e della Luna nello spazio. L’alzarsi e ritirarsi del mare genera forme sinuose sulla sabbia, e a partire da queste abbiamo creato l’identità di Amarea”.

Lo consigli in miscelazione?

Sì, Amarea è ottimo per creare cocktail colorati e capaci di ballare sulla linea di confine tra il dolce e il salato. Si può infatti inserire come bitter in un Negroni bianco oppure come base per uno spritz. In ogni caso, è un liquore nato in primavera ma che decisamente guarda all’estate: una sfida che ricalca il successo della realizzazione di un bitter rosso che non avesse coloranti artificiali, ovvero il mio Bitter Amaranto che, non a caso, continua a fare incetta di medaglie e premi internazionali di cui sono davvero orgoglioso.

Approfondimenti:

https://ilgin.it/recensioni/elektro-gin-una-carica-di-gusto-con-un-pizzico-di-zafferano/