Il Mondo del Giner

Il Gin Letterario: se il gin fosse un libro…

Vanessa Piromallo
August 1, 2016

Oggi volevo fare un gioco: ho pensato a tutti i gin che mi facevano venire in mente un'opera letteraria. Giocate anche voi!

Mentre scrivevo l’articolo di venerdì su Bloom Gin mi è venuto in mente di associarlo a Il Giardino Segreto di F. H. Burnett: un gin che si ispira alla natura inglese, al profumo dei fiori e alla forza del genere femminile mi è sembrato perfetto per essere paragonato a un libro che parla di una bambina che si ritrova a vivere nella brughiera inglese e che impara cosa sono gli affetti, l’amore e la bellezza del mondo dopo aver scoperto un giardino meraviglioso dietro una porticina chiusa a chiave. Da qui mi è venuta l’idea di provare ad associare diversi gin ad alcune opere letterarie. Ecco il risultato.

E il vostro gin preferito che libro è?

anty gin

Forse solo per le formiche nel titolo, ma Anty Gin mi ha fatto venire in mente Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano di Gino e Michele. Un libro che è una raccolta di battute comiche, esilarante, ma allo stesso tempo che fa pensare. Le battute infatti nascondono spesso più o meno profonde riflessioni sulla società contemporanea e anche Anty Gin mi ha fatto pensare parecchio sulla situazione del gin nel mondo. Da una parte mi ha fatto ridere la pazza idea di mettere le formiche nel gin, dall’altra mi sono posta molte domande sulla tendenza dei produttori di andare alla ricerca delle botaniche più strane. E’ solo un modo vuoto per far parlare di sé nel disperato tentativo di distinguersi dalla massa o è il risultato di un’arte creativa in grado di prendere il meglio da qualunque cosa il mondo offra per rendere il gin un distillato sempre più nobile e complesso?

 

Alkkemist Gin è Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Un gin che viene prodotto solamente nelle notti di luna piena per un libro che parla di magia e misteri, la storia della fata Morgana e della sua iniziazione alla religione druidica con il tatuaggio della mezzaluna blu sulla fronte. Una combinazione perfetta. Come questo gin che si rifà alla magia alchemica dipende dai cicli lunari, così gli anni di Morgana sono scanditi da tante lune che portano alla nascita e alla distruzione del regno di Camelot. Fantasia, esoterismo e mistero accomunano libro e gin e comunque una buona lettura mentre si sorseggia un buon gin tonic è sempre qualcosa di meraviglioso!

Blackwoods Gin si ispira alle invasioni in Scozia da parte dei Vichinghi provenienti dalla Scandinavia nell’ottavo e nono secolo, per questo motivo mi ha fatto venire in mente L’ultimo Re di Bernard Cornwell. Il romanzo è il primo della serie Le cronache dei Sassoni, che racontano la storia di Uhtred, coinvolto nella guerra fra il re Alfredo il Grande e i Vichinghi alla fine del IX secolo. La Blackwood Distillery sorge nelle Isole Shetland che pare fossero soggette al mercato nero dei Vichinghi e vi si trovavano moltissimi alcolici e la ricetta del suo gin si ispira ad una di origine nordica. Un connubio storico interessante quindi, quello fra questo romanzo e il gin.

 

Bathtub Gin è Il grande Gatsby di F. S. Fitzgerald, se non altro per i richiami di entrambi a momenti storici soggetti al proibizionismo. Il gin si rifà ai distillati prodotti in maniera casalinga nelle vasche da bagno, decisamente pericolosi e di bassa qualità, ma che permettevano anche ai poveri di bere in quantità. Per contrasto invece il libro parla di un uomo ricchissimo, che vive una vita all’insegna di feste e divertimento sfrenato, bevendo alcol a volontà in barba al proibizionismo che in quegli anni vietava gli alcolici negli Stati Uniti. Tra l’altro sia Gatsby nel romanzo sia lo scrittore, Fitzegarld, nella realtà erano due grandissimi amanti del gin. Altro che proibizionismo, un bel Martini party non ce lo toglie nessuno!

 Bombay Sapphire, infine, non poteva non ricordare un libro ambientato in India e, fra i tanti, ho scelto Shantaram di G. D. Roberts. Il romanzo narra le avventure, basate sulla reale vita dell’autore, di un latitante in fuga a Bombay, che lavora in uno slum e ha a che fare con mafiosi, spacciatori e personaggi violenti di ogni tipo. Il gin invece mostra l’altra faccia della città di Bombay, quella dei ricchi mercanti, delle spezie esotiche, delle pietre preziose, del fascino che l’Oriente esercita sugli Occidentali. Libro e gin si compensano nel raccontare una delle più belle città del mondo.

Se questo gioco vi è piaciuto provate anche voi, abbinate il vostro gin preferito a un libro, a un film o a un fumetto! Vediamo cosa salta fuori!

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