Prima e durante l’era del Proibizionismo americano non era diffuso il consumo di alcol tra le donne, anzi, l’alcolismo era effettivamente un grande problema e spesso le donne subivano le violenze degli uomini ebbri. Non per nulla sono stati proprio i movimenti femminili tra i maggiori promotori del Proibizionismo e il loro successo su questo fronte ha aiutato a far trovare loro la voce che ha poi permesso di ottenere maggiore uguaglianza e tanti diritti, primo fra tutti quello di voto. Così, alla fine del Proibizionismo, comincia anche il percorso di liberazione delle donne. Negli Speakeasy non solo potevano bere alcolici, ma anche fumare, quasi considerato un tabù in precedenza e così anche noi ci siamo unite ai piaceri senza dover più essere considerate degenerate.
Fin qui tutto bene se non fosse che oggi, trascorso un secolo, le donne bevono più che mai e il gap dei consumi fra i due sessi è quasi colmato, però è fondamentale che da parte di tutti si sviluppi la giusta consapevolezza e moderazione. E in particolare le donne devono tenere conto del fatto che il proprio corpo subisce effetti leggermente diversi rispetto agli uomini per il consumo di alcolici. Esistono diverse ricerche scientifiche al riguardo; qui riportiamo i risultati diffusi negli USA dal NIAAA (national Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism). Le donne metabolizzano l’alcol in modo differente rispetto agli uomini e non è una questione di dimensioni corporee, ma la conseguenza di numerose caratteristiche fisiologiche.