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Plymouth Gin lancia la bottiglia eco-sostenibile, ma non è certo l’unico…

Vanessa Piromallo
October 21, 2021

Distillerie e packaging eco-sostenibili nel mondo del gin: anche Plymouth Gin presenta la sua nuova bottiglia ecologica...

Il noto e storico brand Plymouth Gin, che fa parte del portfolio The Gin Hub del colosso Pernod Ricard, ha da pochissimo lanciato sul mercato la sua nuova bottiglia maggiormente eco-sostenibile rispetto alla precedente, che verrà utilizzata per tutto il range Plymouth nel mondo. Non contiene infatti plastica e utilizza il 15% in meno di vetro, permettendo così di produrre 60 tonnellate di carbonio in meno all’anno. L’etichetta è in carta e la chiusura è in PET riciclabile, mentre il logo con il monaco è goffrato sul vetro e non più rappresentato in un’etichetta in plastica.

Il mondo dei distillati va verso la salvaguardia della terra…

Secondo quanto afferma Toni Ingram, global brand director di Plymouth Gin, la bottiglia eco-sostenibile è solo una di varie iniziative ecologiche che il brand sta intraprendendo. La distilleria utilizza già al 100% energia rinnovabile e le botaniche utilizzate vengono riciclate tramite un impianto elettrico a digestione anaerobica per trasformare gli scarti in energia. Inoltre Plymouth ha intrapreso quest’anno una collaborazione con l’Ocean Conservation Trust, un’associazione benefica che raccoglie fondi per la protezione dell’oceano e per educare le persone su questo argomento.

Sono certamente numerose le distillerie nel mondo, grandi e piccole, che stanno andando nella direzione di una produzione più sostenibile, tra queste Bombay Sapphire sta compiendo grandi passi. Sono anche numerosissimi i brand che pongono maggiore attenzione al packaging, scegliendo soluzioni più ecologiche per l’imbottigliamento e l’etichettatura. Anche in Italia possiamo osservare la stessa tendenza: alcuni esempi sono Gin Taggiasco ExtravirGin, che ha da pochissimo svelato la nuovissima bottiglia più ecologica, o Ambrosia Gin che ha fatto lo stesso qualche mese fa, ma anche Selvatiq Beyond Gin che sin dal principio ha puntato su un packaging completamente riciclabile e una raccolta sostenibile degli ingredienti.

selvatiq

Belle notizie dunque, ma ci teniamo a fare una precisazione: come spiega l’esperta Bernadette Pamplin in un interessante articolo pubblicato su Distiller Magazine dell’American Distilling Institute, è fondamentale calcolare quanto determinate iniziative abbiano realmente un impatto ambientale positivo. Per esempio spesso scegliere un packaging non riciclabile al 100% ma prodotto vicino alla distilleria può avere un impatto ambientale migliore di un altro completamente riciclabile ma che viene spedito dall’altra parte del mondo, in quanto i trasporti hanno un elevatissimo impatto negativo. Esistono numerosissime soluzione che possono portare una distilleria a diventare carbon-neutral o, ancora meglio, carbon-negative, ma per essere certi di compiere scelte che portino davvero a questo risultato bisogna dunque misurare continuamente il proprio impatto ambientale considerando ogni aspetto. Ciò può essere facilmente fatto in modo autonomo oppure è possibile affidarsi alle numerose aziende che offrono questo servizio a pagamento e relative certificazioni.

Qualunque scelta prendiate, ci auguriamo di vedere sempre più cooperazione e iniziative in direzione ecologica nell’ambito dei distillati. Enjoy and god Save the Gin… and the Environment!

 

Fonti:

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