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Glendalough, la distilleria irlandese che si prende cura delle montagne, lancia il Rose Gin

Vanessa Piromallo
June 17, 2022

La storia della Glendalough Distillery, del santo che l'ha ispirata, dei suoi gin e del nuovissimo Glendalough Rose Gin...

La distilleria Glendalough

Un gruppo di amici irlandesi si sono chiesti: come mai tra il XVIII e il XIX secolo in Irlanda c’erano tantissime distillerie, legali e illegali, mentre ora sono così poche? Decidono dunque di lasciare tutto, trasferirsi sulle montagne, nella loro zona preferita, e aprono la Glendalough Distillery. Nella meravigliosa e incontaminata valle dei laghi sulle montagne di Wicklow, detta anche “giardino d’Irlanda”, tornano a dare vita ai prodotti tradizionali: whisky, Poitìn e gin, nella cui etichetta è raffigurato St. Kevin, fondatore del Monastero di Glendalough nel VI secolo.

St. Kevin abbandonò ogni sicurezza e comodità per seguire le proprie passioni e creare qualcosa di significativo tra le montagne, proprio come hanno fatto i fondatori della distilleria. Il santo nacque nobile, ma si ritirò a vivere nella natura selvaggia vicino al Lago Glendalough, pregando in piedi a braccia allargate. Secondo la storia un merlo depose le uova nelle sue mani, tanto era un tutt’uno con la natura, e lui rimase immobile nella sua particolare posizione di preghiera fino a che si sono schiuse. In seguito, vicino al lago inferiore, fondò la “Città delle Sette Chiese”, tuttora esistente dopo 1400 anni.

Gin Glendalough e il Foraging

Per creare i loro gin hanno assunto un “forager” full time, cioè una persona addetta a raccogliere a mano – in modo attento e sostenibile – le piante che crescono spontanee sulle montagne. Queste piante vengono poi messe in alambicco ancora fresche e distillate lentamente, in lotti piccolissimi da meno di 250 litri, per estrarne anche i sentori più delicati. Una produzione davvero artigianale, basata sugli odori e i sapori per tagliare le teste e le code e tenere solo il cuore più puro del distillato.

Glendalough Wild Botanical Gin

Poiché le botaniche sono raccolte a mano facendo attenzione a rispettare le piante in modo da non lasciare traccia del proprio passaggio e poiché sono lavorate fresche, i primi quattro gin Glendalough hanno carattere stagionale. Spinti però dalle richieste dei bartender, hanno creato Glendalough Wild Botanical Gin che racchiude le essenze di tutte le stagioni: al naso sprigiona note primaverili, con profumi di ginepro e di agrumi, al palato emergono anche le note floreali, più estive, poi quelle della frutta autunnale e infine le note speziate tipiche dell’inverno.

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Glendalough Rose Gin

Dopo diversi anni senza lanciare nuovi gin, oggi Glendalough presenta Rose Gin, un omaggio alla mamma dell’head distiller, recentemente scomparsa, ma creato anni prima in occasione del matrimonio del fratello minore del distillatore.

Glendalough Rose Gin è prodotto con petali di rosa freschi raccolti nel giardino della mamma Rose e altre rose selvatiche raccolte sulle montagne di Wicklow. I fiori, provenienti da diverse tipologie di rose, vengono infusi a vapore molto lentamente per non bruciarne i deliziosi aromi. Dopo la distillazione, il gin viene ulteriormente infuso con petali freschi, ottenendo così il suo colore naturale e la raffinata complessità di gusto che lo differenzia da ogni altro Pink Gin al mondo.

Intensamente floreale e profumato, solo la grande cura artigianale che viene posta nella Glendalough Distillery avrebbe potuto produrre un gin come questo. Anni di esperienza nella sperimentazione con piante, frutta, fiori e spezie sono la garanzia di unicità dei loro gin.

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