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Hirpus Gin, il racconto epico di una storia antica

Elisabetta Lugli
March 24, 2023

Vi raccontiamo un territorio, l'Irpinia, tramite un gin dall'equilibrio straordinario, Hirpus Gin, assieme al suo creatore...

Un gin morbido, fresco e profumato, avvolgente e provvisto di note piene e ricche, che spaziano dal floreale, al balsamico per arrivare fino allo speziato. Franco Abbondandolo, bartender irpino, gli anni dietro al bancone li ha passati sognando un gin tutto suo, capace di interpretare il carattere della sua terra. Fino a 5 anni fa Hirpus Gin era soltanto un’idea. Oggi è una realtà. Abbiamo parlato con Franco per farci raccontare la genesi di Hirpus Gin, il distillato che racchiude in sé tutti i tesori dell’Irpinia.

hirpus gin

Franco, raccontaci come è nato Hirpus Gin

Certamente. Io sono un bartender, ho passato anni a interpretare e comprendere i gusti dei clienti. Da circa 5 anni avevo questa idea, di creare un distillato tutto mio. Per concretizzare il mio sogno c’è voluto un viaggio che ho intrapreso l’anno scorso passando per la Val d’Aosta, Il Trentino e il Piemonte, dove ho visitato distillerie e mi sono caricato di ispirazioni. Poi, il caso ha voluto che il coronamento del sogno passasse proprio vicino a casa mia. Infatti, rientrato dal viaggio, ho conosciuto un signore che vive dalle mie parti – vicino a Caposele in provincia di Avellino – che produce tisane. L’ho interpellato per sapere se poteva aiutarmi a trovare le botaniche che mi servivano per produrre il gin che avevo in mente. Lui mi ha indirizzato verso Mosaico Spirits, dove ho trovato i partner perfetti per arrivare a creare Hirpus Gin come avevo in mente che dovesse essere.

Che tipo di gin è Hirpus Gin e quali sono le botaniche che hai utilizzato?

Hirpus Gin è un Distilled gin. La base viene creata a partire da alcol di cereali derivata da tre distillazioni, preparata con bacche di ginepro, semi di coriandolo e radici di angelica. Le altre botaniche vengono infuse separatamente e infine vengono filtrate, equilibrate ed aggiunte al preparato. Le botaniche che ho scelto sono tutte idee mie. Nella scelta sono stato aiutato da mio padre e mio suocero, entrambi esperti delle erbe della zona. Il risultato è un gin morbido, fresco e profumato, non certo del genere tipico di gin nello stile inglese. Hirpus Gin è preparato con ottimo ginepro e ottimo alcol, alla degustazione risaltano prima le botaniche floreali – gelsomino, rosa e fiori di acacia – segue poi la freschezza e la balsamicità della menta, che bilancia i fiori insieme al pino mugo. C’è ancora l’apporto speziato del coriandolo, mentre la nota vegetale e terrosa deriva dal rosmarino e dai semi di canapa. In chiusura è l’artemisia a farla da padrone, con le sue note amaricanti. L’artemisia è stata tra l’altro il punto di partenza per la mia ricerca delle botaniche dell’Irpinia, è infatti la base di un liquore tipico della provincia di Avellino chiamato Anthemis, prodotto fin dall’antichità dai monaci benedettini.

Prova Hirpus Gin

Da dove arriva il nome Hirpus Gin?

La parola hirpus in lingua osca (l’antica lingua parlata dal popolo degli Irpini, ndr) significa lupo, ed e da lì che arriva la denominazione della zona, Irpinia. Per l’antica popolazione di queste terre il lupo era un animale sacro. Ho voluto riprendere l’immagine del lupo anche sull’etichetta, rappresentato in maniera stilizzata e circondato da una serie di simboli tutti legati alla mia terra. Così, tramite le immagini si parte da San Guglielmo da Vercelli, fondatore del monastero di Montevergine molto conosciuto in questa zona, e anch’esso legato al lupo grazie a una leggenda che vuole che ne addomesticò uno. Poi c’è Caronte, il traghettatore di anime, e non certo per caso: nella Valle d’Ansanto, in provincia di Avellino, si trova la Mefite, un luogo dove ribolle acqua sulfurea, che Virgilio nell’Eneide ha descritto come una delle porte dell’Inferno.  Sul retro dell’etichetta, infatti, ho voluto citare il versetto dell’Eneide dedicato a questo luogo incredibile. Non mancano altre immagini che richiamano le eccellenze della zona: prodotti tipici come l’uva e le castagne. Insomma, l’etichetta di Hirpus Gin vuole essere un riassunto della mia terra.

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Come consigli di gustare Hirpus Gin?

Hirpus Gin è perfetto per preparare un ottimo gin tonic. Si sposa bene con una tonica base, senza zuccheri, così da non alterare l’equilibrio delle sue botaniche. Come garnish è perfetto un rametto di rosmarino, o un ciuffo di maggiorana fresca. 

Pensi di uscire prossimamente sul mercato con un altro distillato?

Sì, intendo uscire verso giugno con nuova ricetta. Sarà sempre un gin, ma a differenza di Hirpus questa volta si tratterà di un gin secco. A seguire ho in cantiere anche un terzo gin in versione fruttata. Quel che è certo, è che ci sono altre botaniche dell’Irpinia che non ho utilizzato per Hirpus Gin e che finalmente entreranno in gioco, ad esempio, l’ortica e la portulaca.

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