Come avete sviluppato la ricetta di My Gin?
I test li abbiamo effettuati nel periodo del primo lockdown e l’unica fortuna di questa situazione è stata che Eugenio era fermo con la produzione e quindi si è potuto dedicare appieno a My Gin e abbiamo potuto procedere velocemente.
Avevo già un’idea del tipo di gin che avrei voluto sviluppare: volevo un gin che fosse morbido e leggermente fruttato, che potesse incontrare il gusto di tutti, uomini e donne. Il lampone è il mio frutto preferito e volevo che fosse presente.
Assieme a Eugenio, per dare costanza al prodotto, abbiamo scelto di utilizzare le foglie del lampone e sono queste a costituire la particolarità di My Gin. Il carcadè accentua la sensazione di frutti rossi e la cosa interessante è che le note fruttate del gin non sono quindi date da frutta, non presente nella ricetta. Non ci sono nemmeno agrumi, infatti le note del limone sono date dalla melissa, che dà anche una parte erbacea. Una tenue speziatura è data dallo zenzero, ma è presente in modo molto leggero. Le altre sono le botaniche classiche del gin: coriandolo, radice di Iris e ovviamente ginepro, il quale è ben presente, ma non persistente.
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