Attraverso la mia passione e il The Gin Corner, le mie amiche si sono lasciate conquistare così tanto da questo cocktail, da convincermi a lanciare una versione “outdoor” del nostro bar, che si chiama My Gin Corner. Un bancone itinerante che si può allestire su qualsiasi terrazza, giardino e, perché no, anche in spiaggia, per portare un angolo del nostro gin bar nelle feste all’aperto. E ovviamente qual è il cocktail più richiesto? Il Gin&Tonic!
La seconda esperienza. Non ci sono solo i Gin&Tonic a ricordare l’estate e qui entra in ballo la serata di cui vi parlavo. Immaginate uno spazio molto urbano, moderno, con tavoli sociali e cucina a vista, per chi frequenta Roma, parliamo del Cohouse Pigneto. Immaginate una cena a base di gin, abbinato a piatti stellati. A miscelare il nostro amico Patrick Pistolesi, a cucinare un altro amico, Marco Martini, una stella Michelin che sta aprendo il suo nuovo ristorante nel quasi omonimo The Corner. Insomma, una serata di food pairing molto ben riuscita (torneremo presto sull’argomento!), cominciata con un piacevolissimo punch. Ho provato a chiedere la ricetta a Patrick: Hendrick’s Gin, Liquore limone e salvia, Liquore alla camomilla Quaglia, Succo di limone, Thè Lapsang, Oleo Saccarum. Non chiedete le dosi: la risposta di Patrick è stata come quella della nonna, “ho fatto ad occhio”! Fatto sta che questo punch, servito come da tradizione nelle tazze da thè del servizio buono, era davvero buono e rinfrescante e aveva un chiaro retrogusto d’estate.
La terza esperienza (quella che mi riprometto di fare). Qui mi immagino con le mie amiche, a bere un rinfrescante punch in terrazza, guardando il tramonto sul mare. Come le vecchie signore inglesi dell’Ottocento, che andavano nelle Punch House a bere, con tanto di teiera e tazze decorate con i fiorellini. Da rifare, per un risultato al massimo dello chic.