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Made in Italy: l'evento sul gin italiano a cui non potete mancare (Milano, 9/9)

Vanessa Piromallo
August 26, 2019

Save the Date: Milano, 9 settembre 2019 - h16.00-24-00. Vi aspettiamo a Made in Italy, la Celebrazione del Gin Italiano al GinO12!

Le vacanze ormai stanno finendo ed è ora di programmare l’agenda con gli eventi da non perdere. Primo fra tutti Made in Italy, l’evento sul gin italiano giunto alla seconda edizione, organizzato da GinO12, il primo gin bar della città di Milano, situato all’interno del ristorante Officina12, tra i principali player nazionali nel mondo della somministrazione specializzata, nonché un brand di riferimento nell’ambito della cultura e della promozione del gin. Made in Italy è l’evento dedicato solo ed esclusivamente al gin italiano finalizzato a celebrare il ‘genio’ e il savoir-faire nostrano. Vuole essere anche un atto simbolico perché sigilla la volontà degli operatori di mercato di fare sistema, di superare le barriere competitive e di presentarsi al mondo esterno come attori consapevoli di un movimento produttivo e culturale più ampio: quello del gin italiano. Ma è soprattutto un’occasione di incontro tra operatori e tra operatori e clienti finali in cui il tema, oltre ad essere quello dell’italianità, è l’incontro one-to-one tra clienti e brand owner (o distiller).

Save the date

Made in Italy – La celebrazione del gin italiano (II edizione)

Quando: Lunedì 9 settembre 2019 (secondo giorno del Gin Day)
Dove: GinO12, il gin bar all’interno del Ristorante Officina12
Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande 12 – 20144 – Milano
Orario: Dalle 16 alle 24
Prezzo G&T al pubblico: 5 €

Seguite la nostra pagina Facebook e quella di GinO12 per avere aggiornamenti e approfondimenti sull’evento.

Se siete già in città per il Gin Day o se in ogni caso volete provare questa fantastica esperienza e incontrare molti produttori italiani di gin vi aspettiamo da GinO12. Ci saremo anche noi de ilGin.it e oltre ad assaggiare tutti i G&T proposti, assisteremo anche ai workshop aperti a tutti gratuitamente che si terranno durante il pomeriggio:

16.30 – 17.15: Dalle erbe officinali alla liquoristica bio
Relatori: Alessandro Pancini & Luca Graffo (Origine Green Spirits)

17.15 – 18.00: Tecniche e segreti di distillazione del London Dry Gin
Relatore: Stefano Cicalese (Peter in Florence)

18.00 – 18.45: La storia del gin: dall’11° secolo al 2019
Relatore: Giuseppe Pedeliento (Università degli Studi di Bergamo)

GINO12 - Milano - Locali - 05

Ecco tutti i brand presenti che potrete degustare e per i quali saranno presenti i produttori / brand owner:

  • 1984 Italian Dry Gin: Lanciato nel 2017 è un London Dry italiano dal carattere deciso con un forte palato di ginepro e una nota bitter data dall’arancia amara e dal pompelmo.
  • 400 Conigli: Non un gin ma un’intera linea che sembra essere uscita dalla creatività di David Lynch. Otto gin mono-botanical dal più tradizionale cardamomo ad altre più eclettiche quali la pesca e il caffè.
  • Agricolo: Nota per i vini, la famiglia Cavallero è ormai una dinasty anche nel gin. La sua linea prodotto si caratterizza per un forte radicamento al suo territorio: il Piemonte.
  • Aqva Lvce e Kapriol: Sono i due brand di punta nel mondo del gin della storica azienda Beniamino Maschio, nota in Italia e nel mondo per le grappe e per il prosecco.
  • Berto: È il gin dell’Antica Distilleria Quaglia, il motore produttivo del gin italiano. Berto è la creatura del suo master distiller, Federico Ricatto, un maestro dell’alambicco.
  • Clandestino: Prodotto da Mistico Speziale, un’azienda alchemico-liquoristica nata nel 2010 a Reggio Emilia, Clandestino è un gin ‘bathub’ balsamico e agrumato.
  • Doctor Martux: Un gin nato e fatto a Eboli che si ispira alle tecniche alchemiche dei monaci della Scuola Medica Salernitana che realizzarono i primi proto-gin (prima ancora degli olandesi e degli inglesi).
  • Garby: Un gin marchigiano che del suo territorio raccoglie le migliori botaniche dai monti Sibillini al Mar Adriatico. Segni particolari: la mela rosa.
  • Ginaro: Un gin made in Brescia nato dall’intuito di Luca Scaroni (aka Aro), viaggiatore, sognatore e a tempo perso ingegnere. Un gin che coniuga oriente e occidente.
  • Ginarte: Un gin che si ispira all’arte sia per il packaging che per la composizione botanica, infatti contiene erbe con cui nel Rinascimento si realizzavano i pigmenti per gli affreschi.
  • Ginepraio: Un London Dry biologico che parla toscano nato dalla collaborazione tra Levante Spirits e Distillerie Deta, prodotto in un alambicco discontinuo in rame affettuosamente chiamiamo Lapo.
  • Ginuensis: È il primo gin genovese: nove botaniche che rendono omaggio all’anima mercantile che ha reso Genova una delle finestre portuale più importanti del mondo.
  • Gin Ziana: Un neo-nato gin abruzzese che si caratterizza per essere un ponte tra la categoria gin e quella degli amari avendo la genziana come botanica principale.
  • Insulae: Il primo gin siciliano: uno small batch 100% siculo nato nel 2019 che inizia a muovere i primi passi nel mercato ma già suscita grandi interessi tra gli addetti ai lavori.
  • Iseo Gin: Il primo Gin nato sul Lago d’Iseo che esordirà sul mercato proprio il 9 settembre in occasione dell’evento Made in Italy.
  • Jin Q: Nato dalla collaborazione tra Mistico Speziale (Clandestino) e il cocktail bar Jigger Spiriti e Cucina di Reggio Emilia, è un gin Old Tom profumato ed erbaceo.
  • Mi, Ti & Lu: Prodotti da Origine Laboratorio, nel piccolo paese di Cengio (Savona), sono tre gin da ‘collezione’ che si caratterizzano sia per unicità sia gustativa che produttiva.
  • O de V: Prodotto da Enoglam (Rovato, Brescia) è un gin di origine vinosa, che si caratterizza per
    un’insolita dolcezza e una grande eleganza.
  • Origine Gino: Un gin italiano 100% biologico, prodotto dalla savonese Origine: è un distillato di frumento e grano tenero proveniente dall’Appennino savonese della Val Bormida.
  • Peter in Florence: 14 botaniche (tra cui l’iris, simbolo della sua città, Firenze) per un dry gin italiano prodotto all’inglese in una distilleria proprietaria e sapientemente utilizzata.
  • Primo: Il gin della Romagna, un distilled gin creato con botaniche autoctone e che si caratterizza per il suo sapore sapido dato dal sale dolce di Romagna.
  • Roby Marton: È in un certo senso l’Hendrick’s italiano. È il gin italiano più venduto in Europa. Ma è anche il figliol prodigo dell’omonimo brand owner, Roby Marton.
  • Still Gin: Micro distilleria veneta per un gin dalla singola botanica, il ginepro. Bottiglia dove la voglia di emergere la si percepisce semplicemente attraverso il suo profumo.
  • Taggiasco ExtraVirGin: Il suo segno particolare è l’utilizzo dell’oliva taggiasca – oliva
    autoctona della provincia di Imperia – in distillazione.
  • Tom Time: Un gin brianzolo, per la precisione di Montevecchia (Lecco), nel Parco del Curone. Tra le botaniche: legno di abete rosso, pigne di cipresso, olmaria, e ginepro, ovviamente.
  • VerGin: Riporta la dicitura ‘Alpine Dry Gin’ sulla bottiglia: si caratterizza per la presenza di fiori di Genepì, un vero simbolo liquoristico della regione da cui proviene: la Valle d’Aosta.
  • Zafferano: Prodotto dal ‘Liquorificio Artigianale Il Re Dei Re’ con sede in Toscana, si tratta del primo e uno gin allo zafferano prodotto in Italia.

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