Seguono poi i cocktail a base di gin e l’ampia scelta di Gin Tonic (con prezzi che vanno dai 13 ai 16£). Noi abbiamo provato quello con Jinzu gin, davvero raffinato, quello con Pink Pepper, meravigliosamente profumato, e quello con Ophir Gin, davvero unico, speziato, anche nel menù è segnalato che NON si tratta di un Gin Tonic normale.
Nel frattempo ho approfittato della vasta bottigliera per provare (a lume di candela) alcuni gin che non avevo mai provato prima, come Givinity, e alcuni dei gin fuori menù. Fra questi Napue, un gin finlandese artigianale a base di segale, e il primo batch di un artigianalissimo bathtub gin inglese invecchiato in botti di sherry chiamato Batshit Mental Ideas. Inutile dire che mi sono pazzamente innamorata di questo gin, con l’etichetta tutta scritta a mano, piena di pipistrelli svolazzanti e le scritte che sottolineano il fatto che viene prodotto da un pazzo scatenato! La stessa azienda produce diverse varianti invecchiate in modi differenti (una per esempio è invecchiata 3 mesi in un barile che conteneva Negroni cocktail) e sono tutte edizioni limitatissime.
Alla fine della degustazione non me ne sarei più andata via, ma rischiavo che chiudesse l’Underground e perdessi l’ultimo treno, però prima o poi qui ci torno! Enjoy, giners, and God Save the Gin!