Alcuni ricercatori hanno sviluppato una tecnica che pensano potrà aiutare i produttori di gin a creare prodotti che non passeranno di moda, a perfezionare il controllo di qualità e a individuare i prodotti fraudolenti. Il progetto è stato portato avanti dal Dr Ruaraidh McIntosh, Dr Dave Ellis e dal PhD student Kacper Krakoqiak della Heriot-Watt University assieme al professor Dušan Uhrin della University of Edinburgh, entrambe in Scozia. Questo nuovo processo da loro sviluppato sarebbe in grado di creare nel giro di pochi secondi una “impronta digitale” di un distillato.
Dr McIntosh ha dichiarato: “Negli ultimi 20 anni la produzione di gin è esplosa in Scozia e Nel Regno Unito, ma, rispetto allo Scotch Whisky, è solo vagamente definito e regolamentato e non viene fatta abbastanza ricerca. I produttori hanno bisogno di strumenti per sapere che hanno per le mani un gin sostenibile nel tempo e ricco di gusto. E consumatori e importaotri hanno bisogno di sapere se un gin sia genuino e della qualità che si aspettano.”