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Gin Day 2023: novità e premiazioni Gin Awards

Vanessa Piromallo
September 18, 2023

Tutti i gin che abbiamo provato a TheGinDay 2023 a Milano e tutti i premiati alla prima edizione dei Gin Awards

Con la proclamazione dei vincitori dei Gin Award si è chiusa l’undicesima edizione di theGINday. La grande novità dell’appuntamento organizzato e ideato da Luca Pirola, fondatore di Bartender.it, è stata proprio il debutto dei premi ai migliori gin, giudicati tra cinquanta referenze candidate e assaggiate secondoil metodo “blind test” da una giuria di esperti tra professionisti del settore beverage come bartender, sommelier, produttori, degustatori, giornalisti, designer, chef, influencer e talent food.

Gin Awards: i premi

Ad aggiudicarsi il titolo di Best Italian Gin è l’Elite di Gin Milano Elite, ispirato alla città di Milano, “un distillato di pregio che celebra eleganza e bellezza”. Sul podio, al secondo posto il Gin Tabar Bergamotto di Casoni Fabbricazioni Liquori, al terzo posto, il Maxi Milian Gin di Maxi Milian.

Il Best International Gin incoronato dalla giuria è il Glendalough Wild Botanical Gin di Coca Cola HBC, “un gin straordinario realizzato con piante selvatiche raccolte nelle montagne intorno alla distilleria”. Al secondo posto Bareksten Botanical di Onesti Group, al terzo Fords Gin di Compagnia dei Caraibi.

Per il Best Idea/Concept, riconoscimento dedicato al servizio del gin, la medaglia d’oro è andata all’Enfleurage Gin di Enfleurage, giudicato “profumato, storico, artistico, in grado di raccontare e reinventare una fascinosa vicenda ottocentesca legata a Maria Luigia d’Austria”. Al secondo posto nella categoria il 585.5 Miles di Pedro Ferreira, sul podio anche Prebugin di Brainfusion.

Infine il Best Packaging è di Xamorfos di Distill Hub, il cui formato della bottiglia “non permette di applicare un’etichetta adesiva che non faccia le pieghe sul lato curvo: da cui la decisone di non incollarla e assicurarla con un paio di elastici di caucciù riciclato”. In seconda posizione Saigon Baigur di Compagnia dei Caraibi, in terza il Fabbri dry gin dell’omonima azienda.

Le novità che abbiamo assaggiato a TheGINday 2023

Ho provato l’ultimo gin nato dalla magistrale bravura di Elio Carta (Distilleria Silvio Carta, Sardegna): Gin Per Te non è solo un inno romantico, è ancora una volta la dimostrazione che Elio ha a disposizione materie prime uniche e di alta qualità della sua terra ed è capace di lavorarle. Gin Per Te è distillato con solo ginepro autoctono, ma sprigiona una ricchezza di note che rende davvero felice il palato. Elio mi ha poi fatto l’onore di prepararmi con le sue mani un ottimo aperitivo a base del suo liquore Sard Orange e Bitter Roma, semplicemente delizioso!

Dalla Sardegna arriva anche un’altra novità, Dhea Hops Dry Gin, creato da Alessandro Ruda, un appassionato di birra. Il gin si caratterizza dai decisi sentori dei luppoli neozelandesi, uniti al ginepro sardo (comune e coccolone) e alla pompìa, un raro agrume endemico della Baronia.

Anche Poli Distillerie dal Veneto ha portato una grande novità, il terzo gin della sua linea, il Marconi 44, dai decisi sentori agrumati. Un naso “succosissimo” che precede un palato altrettanto agrumato a piacevolmente secco, dato da una base classica a cui si uniscono Pompelmo Rosa, Limone, Arancia Amara e Dolce.

Le colorate bottiglie di Gin Zone ci hanno invece portato nei quartieri della night life delle città italiane. Il Clear è il più secco, non farsi ingannare dalla presenza dei frutti rosso! Il Pink è agumeto e speziato, grazie a pepe e cannella uniti al bergamotto, il Green è erbaceo e floreale con le sue note di rosmarino e la lavanda che permane nel finale, infine Yellow è quello più insolito, con la sua particolare unione di lavanda e zenzero che gli dà una forte speziatura.

E’ stato un vero piacere incontrare nuovamente Costantino Grassi e bere con lui il suo GinCosta, il Primo Gin dei Catelli Romani, presentato per la prima volta a questo Gin Day dopo l’evento di esordio. Ve ne abbiamo parlato nella nostra intervista a Costantino (leggi qui).

Tra gli amici che hanno presentato le loro novità abbiamo incontrato anche Luigi della Distilleria Sibona. Con lui abbiamo riassaggiato MAeCO’, il gin che unisce le colline piemontesi al mare ligure, che vi abbiamo raccontato in questa intervista. Di Sibona ci hanno incantati anche il Vermouth di Torino Rosso Superiore, caratterizzato dalla base di Nebbiolo d’Alba DOC, e il Distillato di Birra 2.1.

Abbiamo fatto una “pausa caffè” con il Gin del Coffeemaker, distillato con chicchi di caffè tostato macinati, veramente morbido e piacevole al palato.

Vi abbiamo parlato molte volte di gin con il sale e il sicilliano Gin Sale, di Cantine Bianchi, è entrato da poco in questa categoria, ma si difende benissimo con il suo gusto estremamente bilanciato e piacevole. E sempre dal sud, a rappresentarlo fieramente, proviene Ginsud Convivial Gin, un London Dry molto aromatico che unisce le tipiche piante della cucina mediterranea a chinotto e bergamotto.

Ma torniamo in Sicilia, da dove provengono le novità più particolari di questo Gin Day, i tre gin di Dorys: Galatea, al Gambero Rosso, Alie, alle alici di Sicilia, e Calipso, al cappero siciliano. I primi sono forse più difficili da accostare al palato, ma incredibilmente piacevoli al palato. Quello al cappero è perfetto nell’esaltare l’unione di questo frutto e del ginepro. Tutti e tre regalano risultati veramente interessanti in miscelazione.

Tra le novità non italiane c’erano poi Indlovu Gin, quello creato con botaniche trovate negli escementi d’elefante (qui il nostro articolo); Vermuiz Gin, prodotto in Portogallo e caratterizzato da una particolarissima bottiglia, che avevamo presentato noi per la prima volta in Italia al primo Roma Bar Show (qui la scheda del gin); Sloane’s Distilled Gin, un gin premium prodotto in Olanda, dall’equilibrio magistrale e veramente versatile nei cocktail.

Non mancavano infine le vecchie conoscenze che amiamo come Xamorfos, Gin del Gargano, Occitan e gli altri gin firmati Bordiga, Pallini con London N.3 (che mi sono goduta in un fantastico Martini), Doragrossa, Gin Magico di Pedro Ferreira ed Edgar Sopper Gin.

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