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I 6 gin italiani dai sapori montani da provare

Vanessa Piromallo
August 31, 2021

I profumi freschi e balsamici delle piante di montagna sono perfetti nel gin, ecco alcuni dei meno noti da provare...

Molto in voga tri i gin italiani sono quelli dai sentori freschi, balsamici e molto erbacei, con distintive botaniche alpine e montane che ne caratterizzano la personalità. Tra i più famosi e rinomati ci sono sicuramente Dol Gin della Distilleria Zu Plun, Z44 Dry Gin di Roner (entrambe della provincia di Bolzano) e il Gin Marconi 46 di Poli Distillerie (Veneto). Oltre a questi, oggi vi consigliamo sei gin italiani meno noti, che si ispirano ai profumi e ai sapori di montagna, ideali per la miscelazione in tutte le stagioni grazie ai loro deliziosi mix di erbe autoctone.

Gin Glacialis – Val d’Aosta

Il suo legame con le montagne non deriva dal mix di botaniche perché la sua peculiarità è quella di essere distillato con solo ginepro della Val d’Aosta, con i suoi sentori balsamici e freschi che creano un gusto complessivamente secco. E’ quindi grazie all’uso di un solo fondamentale ingrediente che Gin Glacialis riesce a rispecchiare l’essenza di un’intera regione, con la sua limpidezza e la semplicità ricercata. Da provare abbinato alla selvaggina o a cibi affumicati!

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gin j7

Gin J7 – Abruzzo

Gin J7 è prodotto dalla storica distilleria abruzzese Jannamico & Figli, in opera sin dal 1888. Dedicato alla Majella, il gin è caratterizzato da botaniche locali quali pino mugo e genziana. Molto secco, Gin J7 sprigiona persistenti note di Ginepro su cui si adagiano finemente le altre fragranze, tra le quali spiccano il profumo resinoso dei germogli di Pino Mugo e le note amare della genziana, bilanciate dalla balsamicità delle erbe. Con questi decisi sentori racchiude così l’anima della Majella.

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St. Urban Dry Gin – Trentino Alto Adige

Distillato dall’omonima distilleria altoatesina, St. Urban Gin nasce dalla passione per il gin del distiller Erwin e dalla voglia di creare qualcosa di speciale. Tra le botaniche troviamo ginepro, limone, pepe, cannella, melissa e pompelmo, infatti al palato il ginepro si unisce a sentori speziati e agrumati. Non è un gin montano comune perché preferisce concentrare i suoi sapori sugli agrumi e sul bilanciamento con le spezie, anzi è vicino per molti aspetti ad alcuni gin mediterranei, ma con un’anima propria e unica.

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blackmouth dry gin

Blackmouth Dry Gin – Lombardia

Un gin che è un’evasione dalla città per cercare l’avventura sui monti. Dal gusto fresco e beverino, predomina il ginepro, bilanciato dalle spezie e dalle radici che conferiscono rotondità al distillato, unite agli agrumi per maggiore freschezza. Blackmouth Dry Gin è perfetto per il Gin Tonic, ma è anche un gin che si può bere liscio ed è estremamente versatile in miscelazione grazie al suo gusto complessivamente classico e ben bilanciato. Sull’etichetta compare il profilo del Monte Resegone, che ha ispirato la ricetta e sul quale il creatore del gin andava a raccogliere le erbe spontanee da sperimentare in distillazione.

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Kapriol Dry Gin – Veneto

La ricetta di Kapriol Dry Gin si ispira a quella antica del tipico amaro di montagna di Distilleria dell’Alpe, risalente al 1948. La sua peculiarità è di non avere agrumi, ma bilanciati sentori erbacei. Di recente l’azienda ha però lanciato una serie di versioni aromatizzate tra cui Kapriol Gin Lemon & Bergamot, che ai tipici sentori montani unisce decise e fresche note di limone e bergamotto.

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Gin Acqueverdi – Val d’Aosta

Gin Acqueverdi prende il nome dalle sorgenti di montagna della Val d’Aosta, vicine alla distilleria La Valdotaine dove il gin è prodotto. Queste acque si caratterizzano per il bellissimo colore verde-turchese e conferiscono al gin il suo gusto particolare. Oltre che per la forte mineralità, il gin si caratterizza per le distintive note aromatiche erbacee e floreali date dalle botaniche raccolte nel vallone retrostante la distilleria. Fra queste troviamo la rosa alpina, la malva, il pino mugo, i germogli di pino e il genepy. Anche il ginepro proviene dalla Val d’Aosta ed è proprio dal tradizionale liquore al ginepro, fatto per macerazione sia delle bacche sia dei rametti di ginepro, che si ispira la produzione del Gin Acqueverdi.

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